Messa a terra
Descrizione
Entro trenta giorni dalla messa in esercizio di impianti elettrici di messa a terra e di dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, il datore di lavoro invia la dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore (art.2 del d.p.r. 462/01) ai sensi del d.m. 37/08 all’unità operativa territoriale Inail competente (Uot) tramite il SUAP
Documentazione da presentare
- attivare su STAR l’endo procedimento PREV. 3 – PREV. 3 – Impianti elettrici di messa a terra, di protezione contro le scariche elettriche e impianti posti in luoghi con pericolo di esplosioni se disponibile
- allegare la modulistica che si trova sul sito di INAIL nella sezione “Atti e documenti”, selezionando “Moduli e modelli” e successivamente “Ricerca e Tecnologia” (link a fianco). Scorrendo la pagina INAIL, alla sezione IMPIANTI DI MESSA A TERRA è reperibile la modulistica da utilizzare.
Costi
30 euro da versare ad INAIL ex ISPESL
Tempi
Entro trenta giorni dalla messa in esercizio di impianti elettrici di messa a terra e di dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche
Normativa di riferimento
d.p.r. 462/2001
Reclami ricorsi opposizioni
Reclami, ricorsi e opposizioni
Nei confronti del provvedimento finale può essere proposto ricorso al giudice amministrativo entro il termine di decadenza di 60 giorni dalla comunicazione/notificazione, dalla pubblicazione o dalla conoscenza del provvedimento stesso, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 104.
In alternativa può essere presentato ricorso al Presidente della Repubblica entro il termine di decadenza di 120 dalla comunicazione/notificazione, dalla pubblicazione o dalla conoscenza del provvedimento stesso, secondo quanto previsto dal D.P.R. 1199/1971.
Ultimo aggiornamento
9 Maggio 2024, 10:12