La Foresta del Brattello

Il Complesso Forestale
Occupa una superficie di 322 ettari , tutti nel Comune di Pontremoli, dal cui centro abitato dista circa 20 Km.
L’intera area è patrimonio indisponibile della Regione Toscana ed è gestita con delega dall’Unione di Comuni Montana Lunigiana.
Il complesso demaniale è stato trasferito alla regione Toscana in seguito all’applicazione dell’art. 11 della Legge del 16.05.1970, n. 281, mentre la delega alla Comunità Montana della Lunigiana, oggi Unione di Comuni Montana Lunigiana,  per la gestione del complesso è scattata a far data dall’01.01.1977 con consegna avvenuta con verbale del 15.02.1977.

Aspetti geomorfologici e climatici
La Foresta del Brattello, a cavallo dello spartiacque tosco-emiliano, con andamento prevalente sud-ovest – nord-est, si estende tra il passo omonimo e il Passo del Borgallo tra le quote di 900 e 1125 (M.te Cucco) m s.l.m.

Fruibilita’
La situazione sentieristica nel Complesso è buona ed è presente una rete capillare di percorsi segnalati che coprono l’intera superficie del complesso forestale. La Foresta è anche interessata da un tracciato che collega la rete sentieristica dell’alta Via dei Monti Liguri (A.V.) con quella relativa alla Grande Escursione Appenninica (G.E.A.), che a sua volta va a collegarsi più in basso, in località Grondola, con la rete di sentieri del Trekking Lunigiana (T.L.). Sono presenti tre aree di sosta attrezzate con tavoli e panche e in due di esse sono presenti anche punti ove è possibile accendere fuochi per la cottura dei cibi alla griglia ed un bivacco sempre aperto senza riscaldamento in loc. Prati del Rì ( scarica le coordinate GPS).

Come raggiungerlo

•  In auto 

Il Complesso Forestale del Brattello si colloca in prossimità dell’omonimo Passo all’estremità nord-ovest della Toscana nella Provincia di Massa-Carrara: per giungervi si esce dall’Autostrada A15 a ‘Pontremoli’, si imbocca la E 31 e poi, superata la cittadina di Pontremoli, si svolta a sinistra sulla SP 39, in direzione Grondola – Borgo Val di Taro; da tale SP, in corrispondenza del Passo del Brattello, a sinistra provenendo da Pontremoli, si origina la Strada Comunale Passo del Brattello-Cervara che costituisce l’asse portante della rete viaria interna del Complesso.

•  In treno 

La stazione ferroviaria di riferimento è Pontremoli lungo la linea Sarzana – S. Stefano di Magra – Parma, raggiungibile con treni “regionali” o “interregionali” che consentono il trasporto di biciclette. A Pontremoli è poi disponibile un servizio bus che effettua due corse giornaliere limitate alla frazione di Bratto, situata a circa 2 Km dal passo del Brattello.

 

Certificazione di Gestione Forestale Sostenibile della
FORESTA DEMANIALE DEL BRATTELLO

L’Unione di Comuni Montana Lunigiana ha deciso di intraprendere un percorso di doppia certificazione: FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), per la gestione forestale sostenibile e responsabile della proprietà relativa alla Foresta Demaniale del Brattello di cui è delegata alla Gestione da parte di Regione Toscana. Oltre alla certificazione della GFS/FM si è aggiunta anche la certificazione dei Servizi Ecosistemici forniti dalle stesse foreste: tutela della biodiversità, regolazione del ciclo dell’acqua, protezione del suolo, servizi turistico-ricreativi e carbonio forestale.

La Foresta Demaniale del Brattello fa parte del Gruppo di Certificazione denominato “Gestione sostenibile e responsabile per le foreste del futuro dell’Appennino Tosco-Emiliano“, costituitosi nel 2022 e coordinato dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Il Gruppo è attualmente formato da 30 gestori e/o proprietari forestali per un totale di 37 Unità di Gestione ricadenti all’interno del territorio della Riserva di Biosfera UNESCO “Appennino Tosco Emiliano”. Aderendo al Gruppo di Certificazione il Comune ha condiviso il Documento di Politica Forestale di Gruppo, orientando la gestione delle foreste verso modelli basati su principi riconosciuti a livello internazionale e attuando interventi gestionali finalizzati a contrastare il cambiamento climatico e a ridurne i suoi effetti negativi (documento consultabile al link www.parcoappennino.it/pagina.php?id=596).

Tutti i membri del Gruppo Appennino Tosco-Emiliano condividono che la certificazione di GFS/FM offra numerosi vantaggi e opportunità per le comunità di persone che abitano nel territorio di riferimento. La resistenza e la resilienza climatica delle foreste rappresentano un elemento strategico per contribuire a creare comunità di persone più resistenti e resilienti.
Inoltre, la certificazione è un’opportunità anche per il territorio circostante in quanto consente di comunicare e farsi conoscere, esercitando un potere attrattivo nei confronti dei fruitori sensibili alle tematiche ambientali, ed apprezzando la presenza di enti e di strutture che si impegnano e creano cultura in tal senso. I sistemi di certificazione forestale FSC e PEFC, conosciuti, pubblicizzati e supportati in tutto il mondo, consentono all’area certificata di entrare in un network mondiale, che, analogamente alla Rete mondiale delle Riserve di Biosfera dell’UNESCO, può contribuire a dare visibilità e a promuovere anche i territori limitrofi.

Nel processo di certificazione, il Gruppo garantisce il coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse che, a diverso titolo, si mostrano interessati alla gestione delle foreste della Riserva di Biosfera. In questo modo le comunità locali hanno la possibilità di essere parte attiva nella gestione del proprio territorio e quindi di collaborare al suo miglioramento.

A tale scopo il Gruppo si è dotato di un sistema di consultazione pubblica all’interno del quale qualsiasi portatore d’interesse (singola persona, associazione o soggetto economico) che “abbia degli interessi legati alla gestione forestale” relativamente all’area certificata possa presentare un’istanza utilizzando il modulo scaricabile al link: www.parcoappennino.it/pagina.php?id=596 . Qualsiasi reclamo verrà recepito dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (membro coordinatore del gruppo) che, in stretta collaborazione con l’Unione di Comuni Montana Lunigiana quale Ente gestore della Foresta Demaniale del Brattello, elaborerà una risoluzione della controversia.

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Ultimo aggiornamento

28 Giugno 2024, 12:11